Quaresima 2024
“Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”
Papa Francesco
Carissime sorelle,
è iniziata oggi la Quaresima, tempo di grazia e di libertà nel Signore. Vorrei insieme a ciascuna di voi riflettere sul Messaggio di Papa Francesco per questo tempo liturgico, sottolineandone alcuni aspetti che possono essere importanti per noi, che camminiamo verso il Giubileo 2025.
Papa Francesco ci invita ad accogliere questo tempo come “un tempo di grazia in cui il deserto torna a essere – come annuncia il profeta Osea – il luogo del primo amore (cfr Os 2,16-17). Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita. Come uno sposo ci attira nuovamente a sé e sussurra parole d’amore al nostro cuore”.
E ancora scrive: “L’esodo dalla schiavitù alla libertà non è un cammino astratto. Affinché concreta sia anche la nostra Quaresima, il primo passo è voler vedere la realtà. Quando nel roveto ardente il Signore attirò Mosè e gli parlò, subito si rivelò come un Dio che vede e soprattutto ascolta…Anche oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Ci scuote? Ci commuove? … Nel mio viaggio a Lampedusa, alla globalizzazione dell’indifferenza ho opposto due domande, che si fanno sempre più attuali: «Dove sei?» (Gen 3,9) e «Dov’è tuo fratello?»
Papa Francesco continua: “Vorrei indicarvi, nel racconto dell’Esodo, un particolare di non poco conto: è Dio a vedere, a commuoversi e a liberare, non è Israele a chiederlo. Il Faraone, infatti, spegne anche i sogni, ruba il cielo, fa sembrare immodificabile un mondo in cui la dignità è calpestata e i legami autentici sono negati. Riesce a legare a sé. Chiediamoci: desidero un mondo nuovo?”.
Sono queste tre riflessioni che possiamo portare nella nostra preghiera personale quotidiana:
Gesù lo Sposo - il grido dei fratelli e delle sorelle- il nostro impegno nel costruire un mondo nuovo.
Come vita consacrata siamo chiamate a rispondere con gesti concreti e con “gocce di umanità”, da riversare sulla terra e nel cuore di chiunque incontriamo.
Nel nostro ministero quotidiano ascoltiamo tanti “gridi” di dolore, anche solo nella strada quando qualcuno ci avvicina e chiede una preghiera. Anche attraverso di noi Dio ascolta la preghiera dei poveri, degli afflitti, dei sofferenti, delle vittime di tante nuove schiavitù.
La preghiera è un ministero che ci appartiene come donne consacrate, non costa nulla, è solo tempo dedicato al Signore, per raggiungere sorelle e fratelli vicini e lontani, versando su di loro il profumo del Dio vivente.
Carissime sorelle, vi invito, mentre siamo in cammino verso il Giubileo, a dedicare nelle nostre comunità, una giornata intera alla Adorazione Eucaristica, almeno a cadenza mensile, proprio per vivere questo ministero della preghiera, nell’anno preparatorio giubilare.
Unite nello Sposo Gesù, il Dio vivente che cammina con noi, buona quaresima!
Sr. Maria Rosa Venturelli
e sorelle del CD USMI Roma
Roma, 14 febbraio 2024