(ANS – Roma) – In vista del Giubileo del 2025 che coinvolgerà tutta la Chiesa Universale, la
Basilica salesiana del Sacro Cuore a Roma si appresta a diventare un centro nevralgico sia per la
devozione internazionale al Sacro Cuore di Gesù, sia per i religiosi e le religiose di tutto il mondo. È
in quest’ottica, infatti, che la comunità salesiana che anima la vita della basilica, il cuore della
Congregazione nella Città Eterna, si sta preparando ad accogliere, nella giornata di sabato 3
febbraio 2024, il pellegrinaggio di circa 400 consacrati e consacrate, che giungeranno da tutto il
mondo per partecipare ad un percorso più ampio di preparazione al giubileo.
“In un tempo in cui la Vita Consacrata vede la riduzione dei numeri delle vocazioni, il ridisegno
delle presenze, la chiusura di alcune case… mettersi in pellegrinaggio con la virtù teologale della
speranza è l’unico modo per permettere al Signore di operare e salvarci anche in questa situazione e
trovare noi la pace per portarla nel mondo” affermano i promotori dell’iniziativa, che vede
coinvolto in primo luogo il Dicastero vaticano per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita
Apostolica (DIVCSVA).
Proprio questo Dicastero ha ideato per tutti i religiosi e le religiose un percorso a tappe, partito nel
2023 e destinato a concludersi solo sul finire del 2025. In questo tragitto i religiosi e le religiose
sono stati invitati ad essere operatori di riconciliazione nel contesto attuale mondiale – segnato da
innumerevoli lacerazioni e divisioni – e a farlo lavorando lungo tre assi: nell’ascolto del grido dei
poveri; per la cura e la custodia del Creato; in spirito di solidarietà verso tutti i fratelli e le sorelle.
Il cammino ha previsto, nel secondo semestre dello scorso anno, una fase preparatoria sul tema
“sete di riconciliazione”, realizzata da tutti i religiosi e le religiose aderenti nei loro rispettivi Paesi.
Ora, dal 1° al 4 febbraio – cioè nel fine-settimana attorno alla XXVIII Giornata Mondiale
della Vita Consacrata, il prossimo 2 febbraio – i medesimi religiosi sono invitati a partecipare
alla prima tappa “romana” del cammino, con un programma di incontri e celebrazioni che
approfondiscono il mandato specifico dei religiosi di essere “segni di riconciliazione fra gli
uomini”. È in questa fase, come detto, che s’inserisce ora la collaborazione specifica salesiana
della comunità del Sacro Cuore.
Il percorso continuerà poi con la celebrazione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata del
2025 – di nuovo ognuno nei propri Paesi – e troverà il suo apice nel Giubileo della Vita Consacrata
programmato a Roma nei giorni dall’8 al 12 ottobre 2025.
Specificamente per quanto riguarda la prossima tappa, i lavori avranno inizio nel pomeriggio di
giovedì 1° febbraio, con una prima sessione sul tema “Credere nella speranza” e un confronto a più
voci sul tema del dialogo, cui parteciperanno varie personalità del DIVCSVA.
Nella mattinata di venerdì 2 i partecipanti verranno messi a contatto attraverso diversi laboratori
ed esperienze con tre tipi di fatiche e di gioie proprie della loro vocazione, con il fine dichiarato
di “crescere nella carità”. La giornata si completerà con la celebrazione eucaristica nella Basilica di
San Pietro insieme al Santo Padre Francesco.
Sabato 3 febbraio sarà interamente impegnato con il pellegrinaggio “sulla via della pace”, con
partenza e arrivo nella basilica salesiana adiacente alla Stazione Termini di Roma. I 400 consacrati
saranno accompagnati, in diversi gruppi, per un itinerario che, “con la forza della fede” toccherà
tematiche mariane, della memoria degli apostoli Pietro e Paolo e dei martiri, prevendo per ogni
tappa: una visita del luogo storico-artistica; il significato spirituale per la Vita Consacrata; la
testimonianza di un’esperienza di un consacrato nel mondo; un momento di preghiera personale o
comunitario.
L’Eucaristia comunitaria nella stessa Basilica del Sacro Cuore suggellerà il cammino del giorno.
Nell’ultima mezza giornata di attività, domenica 4 febbraio, il cerchio di quest’esperienza si
chiuderà sul tema “testimoniare la speranza”. Oltre alla Messa festiva, i religiosi e le religiose
presenti vivranno un momento di restituzione e sintesi di quanto vissuto, e grazie alla
partecipazione di un’artista si farà anche una raccolta in forma artistica di quanto emerso.
L’intervento conclusivo del Segretario del DIVCSVA, suor Simona Brambilla, e la consegna del
mandato a tutti i presenti segneranno la conclusione di questa tappa e proietteranno ciascuno verso i passaggi successivi di questo percorso, all’insegna della speranza e sulla via della riconciliazione e della pace.