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Suor Maria Micaela Monetti, superiora generale delle Pie Discepole del Divin Maestro, è la nuova presidente n

15-04-2023 20:50

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Suor Maria Micaela Monetti, superiora generale delle Pie Discepole del Divin Maestro, è la nuova presidente nazionale dell’Unione superiore maggiori d’Italia

#usminazionale #osservatoreromano un articolo di Igor Traboni sull’elezione di suor Micaela Monetti come nuova Presidente dell’#usminazionale.Suor Mar

#usminazionale #osservatoreromano un articolo di Igor Traboni sull’elezione di suor Micaela Monetti come nuova Presidente dell’#usminazionale.

Suor Maria Micaela Monetti, superiora generale delle Pie Discepole del Divin Maestro, è la nuova presidente nazionale dell’Unione superiore maggiori d’Italia. A eleggerla, oggi, è stata l’assemblea generale dell’Usmi riunita a Roma. Nata a Torino il 15 agosto 1955, ha emesso i voti perpetui ad Alba (Cuneo) il 28 ottobre 1984. Conseguito il baccalaureato in filosofia e teologia all’Istituto teologico dell’Italia settentrionale (Milano) ha frequentato l'Istituto patristico Augustinianum a Roma. Ha lavorato nella pastorale giovanile, vocazionale e liturgica, oltre a collaborare alla redazione nella rivista liturgica «La vita in Cristo e nella Chiesa». Ha fatto parte dell’équipe intercongregazionale per lo studio del “Progetto unitario di famiglia paolina” e dell’équipe di redazione della Regola di vita e del Direttorio delle Pie Discepole del Divin Maestro. Dal 1999 al 2003 è stata consigliera provinciale in Italia, e poi, dal 2005 al 2017, per due mandati consecutivi, è stata consigliera generale. Monetti prende il posto di suor Yvonne Reungoat, salesiana, in carica dal 5 aprile 2018.

Sempre testimoni del Risorto, proprio come lo furono le donne giunte per prime al sepolcro di Gesù, ancor di più in un tempo di grandi sfide, ma anche di enormi attese e prospettive, e tanto più in un cammino come quello sinodale che non può e non deve esaurirsi in qualche formula stereotipata o in pure dichiarazioni di intenti: è stato questo il filo conduttore che ha legato la tre giorni (12-14 aprile) della 70ª assemblea generale dell’Unione superiore maggiori d’Italia, convenute in circa 250 a Roma, in rappresentanza di altrettante congregazioni religiose e delle circa 50.000 suore attive in Italia. Assemblea dalla quale è emerso chiaro il nuovo slancio, corroborato dalle parole di Papa Francesco pronunciate durante l’udienza di mercoledì scorso, che le superiori intendono dare ai rispettivi istituti nei cinque anni di mandato della nuova presidenza. Un quinquennio che coinciderà soprattutto con il prosieguo del cammino sinodale, ma non solo temporalmente, perché l’impegno delle suore — come è stato ribadito nel focus e nel momento di condivisione, che di fatto hanno concluso l’assemblea — è quello di continuare ad approcciare tale percorso sempre facendo leva sulla “forza della comunione”.

Il contesto sinodale della Chiesa ha visto fin qui l’Usmi inserita a pieno titolo, con suor Nicla Spezzati nominata dalla Cei membro della presidenza del Comitato nazionale del Cammino sinodale e scelta per far parte della delegazione che a febbraio a Praga ha partecipato all’Assemblea sinodale continentale in Europa. Tante le donne di vita consacrata inserite nei gruppi sinodali delle Chiese locali, esprimendo con questa presenza una nuova consapevolezza della natura sinodale dei singoli istituti, per rinnovare così lo stile di vita e di governo in tutte le comunità e per rispondere alle attese della Chiesa.

Ma, per tornare alla forza della comunione e del vivere insieme, questa si palesa anche nell’interrelazione tra i vari carismi. E proprio su questo aspetto dell’intercongregazionalità si giocano in effetti alcune delle sfide più importanti che l’Unione superiore maggiori d’Italia non intende certo sottacere e che la presidente uscente, madre Reungoat, ha espresso così nel suo intervento di apertura e di sintesi del percorso degli ultimi cinque anni: «Siamo invitate a far crescere la consapevolezza che la vita consacrata può essere una spinta per una lettura nuova ed evangelica del mondo e della società in cui siamo chiamate a portare il messaggio di senso e di salvezza. Abbiamo notato una maggior consapevolezza dell’importanza di rafforzare l’intercongregazionalità, anzi il discernimento intercongregazionale, l’interculturalità, la creazione di reti o la partecipazione a reti ecclesiali e civili già esistenti. L’esperienza della fragilità e allo stesso tempo l’aumento delle necessità della missione con e per i più emarginati — ha detto suor Yvonne — porta a cercare nuove vie da aprire insieme. La riflessione condivisa è risultata sempre fruttuosa per riconoscere i piccoli germogli di vita nuova che nascono e crescono in mezzo alle grandi difficoltà attuali. L’attenzione a coltivare questo sguardo attento e allargato, e a condividerlo, sostiene la speranza ed è fonte di rinnovamento nella nostra vita. Si è sentita l’esigenza, a questo proposito, di favorire la costruzione di “reti” e “ponti” tra istituti, tra i diversi carismi, con le Chiese locali, con i laici, con tutte le vocazioni e i ministeri a servizio dell’unica missione», ha precisato.

Di certo, come sottolineato a più riprese nell’assemblea, sta cambiando il paesaggio della vita religiosa in Italia. E qui resta prioritario il discorso vocazionale, con una crisi numerica che sembra non arrestarsi ma pure con la nascita di nuovi istituti che non sempre sono collegati all’Usmi e che quindi non godono dei supporti necessari. O delle religiose che arrivano in Italia per studiare, spesso provenienti da contesti culturali ben diversi e che vanno incontro a esperienze di fragilità, anche economica.

https://www.osservatoreromano.va/.../suor-maria-micaela…

Suor M. Mabel Spagnuolo, superiora generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione, è stata eletta oggi vice-Presidente dell’#usminazionale per i prossimi 5 anni.

Sr. Mabel è nata a Buenos Aires, Argentina, il 1° novembre 1958; è entrata nella Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità a Buenos Aires, l’8 dicembre 1978; poi, ha emesso la Prima professione il 2 febbraio 1982 e la Professione perpetua il 2 febbraio 1987.

In Congregazione le sono state affidate, fin dai primi anni, attività nell’area dell’apostolato educativo, come assistente, come insegnante, catechista e direttrice di scuola. Dal 1993 al 1999 è stata Consigliera e segretaria provinciale nella Provincia N. S. di Lujàn (Argentina), incaricata della Pastorale giovanile vocazionale e membro dell’équipe generale del Cammino di rinnovamento. Durante i Capitoli generali del 1999 e del 2005 ha svolto il servizio come Vicaria generale e incaricata del Cammino di rinnovamento e della Formazione permanente della Congregazione.

#auguri e buon #cammino insieme 

 

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